Biografia

"Le emozioni dell'animo..."

Pino Elia artista pittore

Giuseppe Elia è nato nella cittadina calabra di Trebisacce nel 1948. Pittore, già insegnante di arte, ha alternato alla pittura un'intensa attività nel campo del design e della progettazione d'interni. E' cultore della pittura impressionista francese (pertanto della pittura "en plein air"), in particolare del suo principale esponente Claude Monet.

E' presente con le sue opere in riviste di settore: l'Elite, Arte-Mondadori, Boè, Bolaffi. Attualmente risiede a Castrovillari (cosenza), luogo dove vive e lavora "fra entusiasmi e delusioni" alla ricerca del bello, del buono e dell'efficienza.

Ha tenuto personali a Trebisacce, Castrovillari, Taranto, Roma, Brescia, Ferrara. Ha partecipato a collettive e concorsi ottenendo riconoscimenti, tra cui nel 1980 i premi I Crociati dell'Arte a Brindisi e il Premio A. Alfano. Hanno scritto di lui vari critici.

Bibliografia essenziale:
Gazzetta del Sud, Nuova Comunità, Calabria Letteraria, Artisti Anni Ottanta, Bolaffi, L'Elite.

Sue opere sono in varie collezioni e in permanenza nelle gallerie: La Pomposiana di Ferrara, CIDA di Roma.

Laboratorio di Pino Elia artista pittore

Le emozioni dell'animo e i vibranti accenti della realtà osservata si alternano e si completano nell'opera pittorica di Elia, in un'effusione di ritmi narrativi sostenuti da una capacità inventiva e da un periodare cromatico di indubbia efficacia. L'attualità del momento in cui prende avvio l'ispirazione conserva intatta la sua freschezza; le figure e le cose, seppur trasfuse nel dettato pittorico dalla logica dell'operatività, conservano la spontaneità del loro essere, immagini di un mondo e di un'esistenza che racchiudono autentici valori. Tutti questi elementi si compendiano in composizioni equilibrate nelle evoluzioni prospettiche e nelle adozioni cromatiche, funzionali alle tematiche affrontate.

La critica di Ernesto G. Laura

"... i paesaggi dell'anima"

Che quelli di Giuseppe Elia siano "paesaggi dell'anima", cioè intensamente amati e vissuti dentro di sé, piuttosto che fedelmente riprodotti (il che non impedisce una puntuale adesione al reale che gli si squaderna davanti agli occhi), è messo in evidenza dalla varietà di sentimenti che essi esprimono.

C'è la malinconia dell'autunno, affidata al fogliame ingiallito degli alberi, e c'è la turgida forza della natura d'estate tradotta ora in energiche pennellate (si veda il confondersi acceso di onde del mare e del cielo) ora in linee e colori netti e decisi (le barche tirate a riva).

Anche il rapporto con l'architettura dei paesaggi è regolato dal flusso dei sentimenti e può rivolgersi in una accurata rappresentazione ambientale, quasi scenografia di teatro, o impressionismo di colori: muri-verde di prati e di alberi-cielo.

La figura umana compare di rado e quando ciò accade evoca nel paesaggio vivente di oggi la memoria antica di altre generazioni di contadini, di altra campagna.

Ernesto G. Laura
(Storico, critico cinematografico, scrittore e docente di storia del cinema)

Pino Elia artista pittore casa